giovedì 28 luglio 2011

Come un fatto realmente accaduto ha ispirato il mio romanzo



 Eh sì, anche in una vita ordinaria come la mia possono capitare situazioni che si trasformano in  fonti d’ispirazione.
Chi l’ha detto che si deve vivere chissà quanto intensamente per avere delle idee creative?
Ebbene, una visita al supermercato sotto casa, dopo una lunga giornata d’ufficio, è stato l’inizio di tutto.





Una sera di Maggio, intenta a riempire svogliatamente il carrello con la testa piena di fantasie, un tizio mi ferma:

            - Scusi signorina…

Alzo lo sguardo e lo squadro dalla testa ai piedi: non è niente di speciale e come si è vestito non aiuta assolutamente. Però mi ha chiamata signorina e quindi merita un minimo di attenzione.
 
-          - Mi dica.
 
-            -   Mi può dare un consiglio su come cuocere queste bistecche?

Un consiglio su come cuocere delle bistecche??? Ma ho capito bene??? Ora, io non sono uno chef, ma santo cielo chiunque è capace di preparasi una bistecca! Non è che questo qui ci sta provando?
Lo guardo mooolto sospettosa e lui se ne accorge.
 

-          -   Non ci sto provando con lei davvero, è che sono separato da poco e non sono abituato a badare a me stesso e poi sa…

Bla bla bla. Questo è il rumore che sento nelle orecchie; il tizio parla ma io non lo ascolto più. La mia mente è già a casa, seduta sul divano, con il notebook sulle ginocchia, pronta per mettere nero su bianco l’accaduto.

Naturalmente ho apportato i dovuti cambiamenti: l’uomo in questione è diventato bello, distinto, fascinoso e ben vestito. Io mi sono trasformata in Lisa e il piccolo supermercato di Magenta si è trasferito a Milano e si è improvvisamente popolato di bella gente.

Ecco qui. Questo è stato l’inizio. Tutto il resto è arrivato pian piano, raccogliendo qua e là altre mie (dis)avventure.
Negli ultimi tempi, quando è giorno di spesa, mi guardo intorno in cerca dello sconosciuto che mi ha ispirata per un intero romanzo. Vorrei ringraziarlo e magari invitarlo a leggere il libro(!), ma non l’ho più visto. Magari era di passaggio e a Magenta non ritornerà mai più.
Chissà, forse Lisa Barni esisteva già in qualche angolo remoto della mia mente, ma sicuramente l’uomo senza nome del supermercato mi ha dato una grossa mano per tirarla fuori da lì!

Ovunque tu sia amico, GRAZIE!

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